Lautaro come Suarez: ecco perché il Barcellona vuole accontentare Messi

Luis Suarez, 33 anni, con Lautaro Martinez, 22

Luis e il Toro un anno insieme al fianco di Leo, poi la successione: così è nata l’idea catalana di inseguire il nerazzurro. Con la benedizione della Pulce, ovviamente

Chissà se l’accostamento nella testa di Leo Messi sarà nato la sera del 2 ottobre: Camp Nou, Barcellona-Inter 2-1, gol di Lautaro e doppietta di Suarez. Sotto sotto a Leo sarà probabilmente scappato da ridere. Di certo c’è che le ultime parole al Mundo Deportivo non sono casuali. No, non tanto per l’ennesimo endorsement su Lautaro, del quale s’è detto di tutto e di più.

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Bonaventura e i suoi fratelli: quei 4 parametri zero che possono cambiare il destino della Roma

Budget non ampio, il tecnico ha chiesto a Petrachi giocatori d’esperienza per puntellare la rosa. Nel mirino anche Vertonghen, Mertens e Pedro

Il budget non è ampio, le incertezze sono tante, ma Paulo Fonseca non intende mollare: si è dato due anni, massimo tre, per vincere con la Roma (cosa che a Trigoria non accade dal 2008) e per questo vorrebbe giocatori esperti e da inserire subito in rosa. Come Smalling e Mkhitaryan un anno fa, al netto dei problemi fisici dell’armeno.

Per questo la società, con la collaborazione di Franco Baldini in alcuni casi, sta valutando tre parametri zero (più uno) che avrebbero tutte le caratteristiche richieste dal tecnico. Uno per la difesa – Vertonghen -, uno sulla trequarti o in mezzo al campo – Bonaventura – e uno in attacco: Pedro. Il più uno, invece, è Dries Mertens: un sogno o poco più, al momento. Ma, in assoluto, da mesi è il primo nome che Fonseca ha fatto a Petrachi.

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Barzagli, ecco tutti i motivi dell’addio alla Juve

L’ex difensore voleva prendersi una pausa dopo aver smesso di giocare, ma il club gli chiese di entrare nello staff per dare una mano a Sarri a inserirsi nell’ambiente bianconero

Il giorno in cui ha indossato per l’ultima volta la maglia della Juventus aveva anche la fascia di capitano al braccio. Juventus-Atalanta, una partita che Andrea Barzagli non dimenticherà mai, la numero 281 della sua storia in bianco e nero. “Non so ancora che cosa farò – raccontò qualche giorno dopo in occasione della consegna del premio Gentleman -, studierò e poi deciderò. Non credo di accettare alcun ruolo”.

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