Dopo gli schiaffi presi dal Bayern, Leo tace e attende i prossimi giorni per capire cosa succede nel club. Suning alla finestra, ma ha i mezzi per sostenere l’operazione
«Andare subito a Linate a prendere Leo». Facile immaginare che la battuta sia scattata in diverse chat di tifosi interisti ieri sera, mentre il Barcellona di Messi prendeva schiaffoni dal Bayern come in un film di Bud Spencer. L’immagine della Pulce sulle ginocchia e poi con la faccia smarrita ha fatto il giro del mondo e acceso le speranze nerazzurre, già pompate dalla notizia dell’acquisto di casa a Milano da parte dei Messi, padre Jorge in primis, e da quel promo pre Inter-Napoli della tv Suning con l’immagine di Leo proiettata sul Duomo.
La verità però è che entrare oggi nella testa di Leo – il cui silenzio post Bayern ha fatto rumore assai – è difficile quanto pareggiare le sue magie mancine in campo. E che due grandi variabili sono legate al nuovo allenatore blaugrana e alle elezioni presidenziali.