In un finale convulso il d.s. Carli si è assicurato il bomber leccese e il talento olandese, mentre per la difesa c’è Bani dal Genoa. E altri colpi sono sfumati sul filo di lana
Quella frenetica giornata del Parma nell’ultimo giorno di trattative. Primo febbraio elettrico, iniziato presto per i gol di Scamacca, l’attaccante del Sassuolo in prestito al Genoa, rimasto poi da Preziosi. Un tentativo a vuoto, che ha convinto Krause a virare su Bonazzoli del Torino. Passaggi senza esito e telefoni roventi. Poi la svolta, nella tarda mattinata, l’idea di puntare sul collaudato Graziano Pellè. Il d.s. Carli ha disegnato la strategia e sferrato l’attacco al bomber leccese, che nelle prime curve di mercato era stato nei radar di Inter e Juve.
Un finale inaspettato per Graziano, la veloce discussione sulla durata del contratto col suo agente Romualdo Corvino, fino all’accordo per sei mesi. Un colpo ad effetto che regala a D’Aversa un bomber di razza, ex nazionale azzurro e con esperienza internazionale. Pellè, giova ricordarlo, fino allo scorso 31 dicembre era l’italiano più pagato al mondo, con 15 milioni di euro netti a stagione allo Shandong Luneng.